Daniele Davì

L’Italia si dissocia dagli italiani

L’Italia e gli italiani non sono la stessa cosa, non lo sono mai stata. Ma quanto sono distanti fra loro questi due mondi?

L’Italia è sempre stata generosa, ricca e bella. Piena di ricchezze naturali, paesaggi mozzafiato, mari blu, montagne verdi… e che dire dell’immenso patrimonio storico, artistico, architettonico opera dell’uomo ma a ben pensarci non proprio e non sempre degli italiani. I pochi edifici davvero italici sono un po’ squadrati e bruttini e per la maggior parte risalenti al peggior ventennio che l’Italia abbia mai subito. Il resto è stato costruito nei secoli da fenici, greci, etruschi, arabi, francesi, austriaci, spagnoli…

E gli italiani d’allora? Non esistevano. C’erano i ciociari, i toscani, gli emiliani, i romagnoli, i siculi e i sicani, i liguri, i campani, i sardi ben lontani dalla penisola e tutti gli altri. Decine di regioni-stato, centinaia di province, diversi popoli, lingue, culture.

E gli italiani di oggi? La metà unita dalle medesime maglie e bandiere solo quando giocano le nazionali. Mondiali, Europei, Olimpiadi. Divisi però fra coloro che cantano l’inno e coloro che… no, non lo cantano. E poi c’è l’altra metà divisa fra coloro che non guardano lo sport e coloro che non guardano proprio niente.